Silvia in un click – il piacere della lettura
Ciao Silvia, innanzitutto voglio darti il benvenuto su questa nuova rivista letteraria che vuole fornire contenuti di alta qualità ai propri lettori e voce a tutti coloro che compongono la filiera dell’editoria.
Silvia, leggo direttamente sul tuo Blog “Sono una persona come tante a cui piace leggere, sul mio comodino infatti non manca mai una bella pila di romanzi. Quando nel 2004 ho aperto il sito (ho ancora gli incubi se penso alla prima grafica O_o!) l’ho fatto solo per lasciare una traccia dei miei pensieri.
Col tempo è inevitabile che certe emozioni sfumino e io volevo solo renderle più durature. Sembrerà strano, ma a volte ripenso a un libro, rileggo quello che ho scritto e tante sensazioni tornano a galla. Da lì poi la voglia e/o l’esigenza di confrontarmi anche con altri lettori, di cercare anteprime, di aprire petizioni, contattare case editrici per avere notizie su determinati titoli. Tutto questo mi ha portata qui.
E nonostante abbia abbracciato tante iniziative il fulcro di questo mio piccolo mondo sono sempre le recensioni dei libri, l’unico mezzo che amo per diffondere il piacere della lettura! Ah, dimenticavo, il massimo della vita per me è “divano + libro + cappuccino”. Come resistere a una simile accoppiata?”
1. BookInfluencer nel DNA mi verrebbe da dire. Condividi nei post la tua passione per i libri, spesso thiller, con una naturalezza tale che il lettore si trova a desiderare titoli di cui prima aveva quasi paura…BookInfluencer si nasce? Mi racconti i tuoi primi passi nella BookCommunity?
«Tutto è iniziato nell’era dei dinosauri. Ah no, nel 2004, però pensare che sono già passati 20 anni mi fa sentire molto, molto anziana!
Nel 2004 ho aperto un sito per condividere i miei pareri sui vari libri che leggevo, sito che poi è diventato un blog e tale è rimasto fino al 2020 circa.
Il pregio del blog è che lascia una traccia più indelebile. Quando cerco informazioni su un libro non mi si aprono i post di Instagram, ma a un certo punto mi sono dovuta convertire ai social perché se volevo condivisione e interazione era lì che si trovava.
E quando ami parlare di libri e confrontarti con altri lettori ti devi adattare ai tempi, anche se per me è sempre più difficile, lo ammetto, ma la passione è una benzina portentosa e inarrestabile!»
2. Da anni condividi la tua passione per la lettura organizzando Gruppi di Lettura, sempre molto ben frequentati, concordando con i tuoi followers il titolo da leggere. La lettura condivisa è la variante più virtuosa del bookstagram, arrivare a coinvolgere così tante persone … qual è il segreto?
«Il primo GdL che ho aperto è stato Le Sette Morti di Evelyn Hardcastle e da lì non mi sono più fermata. Si torna un po’ al discorso di prima, al bisogno che molti lettori hanno di poter parlare di quello che leggono e confrontarsi, cosa che spesso non si può fare con la propria cerchia di amici, perché è un hobby un po’ di nicchia.
Non c’è un segreto credo, o meglio il segreto siamo noi 😉»
3. Oltre a parlare di libri, sei famosa sul bookstagram per i tuoi video sulle agende, dove mostri passo dopo passo, tipo Art Attack, tutti i vari passaggi per creare un’agenda o altri lavoretti – e complimenti per tutta la tua strumentazione che amo! Quanto ti appassiona tutto ciò?
«Il planning è un qualcosa di mooolto rilassante. Ti aiuta a mettere ordine alle tue giornate e alla tua mente. E ovviamente alle tue letture.
Cosa c’è di più bello di un reading Journal da sfogliare per tornare a rivivere le nostre passate a rivivere le nostre passate “avventure”?
Ogni libro è un viaggio e bello o brutto che sia merita di essere tracciato!»
4. Anche i viaggi in camper e Lancillotto sono oggetto di tuoi vari post e video. Hai molto seguito e ci si diverte a vedere i vari giri che fate. E’ un’altra tua passione?
«Ancora mi chiedo come sia riuscita a convincere mio marito a comprare un camper anziché cambiare macchina!
Viaggiare mi piace tantissimo e soprattutto amo la natura e i ritmi lenti, la montagna è senza ombra di dubbio il mio posto preferito.
E sono tanto felice di aver fatto viaggiare Lancillotto; è un cane anziano (19 anni!), ma ancora molto curioso, non l’ho mai visto tanto contento come quando siamo stati 4 settimane sulla costa atlantica della Francia. Ogni giorno un’avventura!»
5. I tarocchi (grazie a te ho cominciato a comprarli!) sono altri oggetti che segui molto. Quando hai iniziato a seguirli e ce n’è uno particolare a cui tieni tanto?
«Ho iniziato da piccola perché mi affascinava la magia e l’astrologia. Credevo nel potere del sovrannaturale, in edicola compravo Astra e Astrella, avevo un libro su come leggere la mano, la sfera di cristallo e tante carte dei tarocchi che credevo (molto ingenuamente) potessero rivelarmi il futuro.
Adesso ho un approccio molto differente con le carte, le uso in modo introspettivo e psicologico e le amo anche per tantissimi altri motivi, vedi il loro valore storico e artistico»
6. Il tuo regno narrativo fa spesso riferimento a romanzi thriller e libri con vibes creepy. Io personalmente faccio sempre fatica a trovare romanzi veramente da paura. Ce (Me) ne consigli qualcuno?
«Forse siamo noi che abbiamo visto/letto troppo e allora non ci spaventa più niente!
L’orrore più grande risiede nelle storie vere come La Ragazza della Porta Accanto, un romanzo che mi ha causato del lacerante malessere fisico.
E poi c’è Cadavere Squisito, ma qui siamo al limite del disgusto, letto questo possiamo leggere di tutto e restare impassibili!»
7. Far appassionare migliaia di lettori ai titoli più truculenti e bipolari del Bookstagram non è impresa da poco, soprattutto in un momento in cui negli States si stanno facendo largo i Sensitivity Readers, il cui unico compito è candeggiare i libri e donarci la versione più sciapa della narrativa. Abbiamo tutti più bisogno di letture strong che ci facciano assaporare un po’ di libertà?
«Ma certo!
Si legge per vari motivi, tra cui esorcizzare quello che ci spaventa nel mondo reale.
Se mi racconti un mondo finto ed edulcorato, mi stai in parte togliendo i mezzi per affrontarlo.»
8. I tuoi Post sono piccoli gioielli grafici, esteticamente e concettualmente. Paga il lavoro che c’è dietro ogni singolo scatto?
«Paga a livello di community.
Io chiacchiero quotidianamente con tanti lettori e questo non ha prezzo. Però ormai se non paghi Instagram crescere è davvero complicato, ed essendo la mia una passione e non un lavoro faccio molta fatica a dargli anche solo 5 euro.»
9. Cos’hai sul comodino da leggere in questo momento? Sono curiosa!
«Sto leggendo L’Alibi Perfetto, un thriller ambientato in un futuro ipotetico in cui le donne possono vivere al sicuro perché gli uomini hanno il coprifuoco e sono schedati elettronicamente. Finché una non viene assassinata.
Direi che il potenziale un libro così ce l’ha tutto! »
10. Concludiamo questa intervista con questa frase. Poniti una domanda che nessuno ti ha mai fatto ma a cui avresti sempre voluto rispondere.
«Ti dico più che altro una domanda che ogni tanto mi è frullata per la testa.
“ma se avessi avuto 20 anni in meno avrei potuto trasformare una passione in un’occasione di lavoro?”
Invidio tantissimo chi sta sfruttando questa opportunità, sarà che faccio un lavoro che mi dà pochissime soddisfazioni, ma cosa c’è di più bello del parlare di libri?»