Sanremo 2025 , il Festival di Carlo Conti
La 75ª edizione del Festival di Sanremo si è conclusa tra entusiasmi, critiche e momenti di pura emozione, confermando ancora una volta il suo status di evento più atteso e discusso dell’anno.
Carlo Conti, al timone della kermesse, ha impresso il suo marchio distintivo: conduzione impeccabile, ritmo serrato e zero sforamenti. Una scelta che ha diviso il pubblico tra chi ha apprezzato l’efficienza e chi ha rimpianto la spontaneità di edizioni più caotiche.

Sul palco dell’Ariston si sono alternati ospiti di prestigio, grandi ritorni e sorprese inattese.
Gabry Ponte ha dato il via alla manifestazione con Tutta l’Italia, sigla ufficiale che ha subito scaldato l’atmosfera. Emozionante il tributo ad Antonello Venditti, premiato alla carriera e protagonista di un momento toccante con Ricordati di me e Amici mai, accolto da una standing ovation. Stesso riconoscimento per Iva Zanicchi, che ha ripercorso la sua straordinaria carriera interpretando i brani che l’hanno resa leggenda.
Non è mancata la presenza di ospiti internazionali, tra cui i Duran Duran, che hanno trasformato il teatro in una macchina del tempo con un medley dei loro successi.
Il Festival ha regalato momenti di puro spettacolo anche grazie agli artisti in gara, 29 Big che hanno portato sul palco brani di grande impatto.
Tra i protagonisti assoluti, Giorgia ha conquistato il pubblico con un’eleganza e una potenza vocale indiscutibili, mentre Achille Lauro ha stupito con una performance raffinata e intensa. Fedez ha vissuto un Sanremo da protagonista, sorprendendo per presenza scenica e maturità artistica.

Uno dei momenti più intensi si è registrato con l’esibizione di Simone Cristicchi e Amara su La Cura di Battiato, capace di avvolgere l’Ariston in un silenzio carico di emozione.
Standing ovation anche per Giorgia e Annalisa con Skyfall di Adele, un duetto che ha incantato il pubblico e meritandosi una standing ovation e la vittoria della serata.
L’energia di Fedez e Marco Masini su Bella stronza ha scatenato l’entusiasmo della platea, così come il ritmo irresistibile di The Kolors e Sal Da Vinci con Rossetto e caffè. Momento di pura nostalgia con Lucio Corsi e l’inatteso duetto con Topo Gigio su Nel blu dipinto di blu, un omaggio tanto surreale quanto indimenticabile.
A rendere ancora più variegato lo spettacolo ci hanno pensato figure del mondo del cinema e della televisione. Vanessa Scalera ha presentato in anteprima la nuova stagione di Imma Tataranni, mentre il cast di Mare Fuori ha scatenato l’entusiasmo dei fan annunciando la quinta stagione. Alberto Angela ha regalato un momento di cultura con un’anteprima del suo nuovo speciale di Ulisse, dimostrando che l’intrattenimento può essere anche divulgazione.
Il Festival non è stato privo di polemiche.

La classifica finale ha scatenato reazioni contrastanti, soprattutto per il piazzamento in classifica di alcuni artisti amatissimi dal pubblico. L’annuncio della settima posizione di Achille Lauro ha suscitato un brusio di disapprovazione, ma è stato il sesto posto di Giorgia a scatenare la rivolta dell’Ariston, tra fischi e urla di dissenso. Il teatro ha subito rimediato con una standing ovation quando la cantante ha ricevuto il Premio Tim, assegnato dal pubblico digitale, dimostrandole un affetto incondizionato.
Alla fine, a trionfare è stato Olly, vincitore di Sanremo 2025, seguito da Lucio Corsi, che ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini, e Brunori Sas, premiato per il miglior testo.
Tra i riconoscimenti più significativi, Simone Cristicchi ha ottenuto il Premio Sala Stampa Lucio Dalla e il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale. Nella categoria Nuove Proposte, il giovane Settembre ha dominato la competizione con Vertebre, aggiudicandosi anche il Premio della Critica.
Nonostante le critiche e le polemiche, questa edizione del Festival ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di rinnovarsi e sorprendere. Se la conduzione ha diviso il pubblico per il suo ritmo incalzante, la qualità musicale e la varietà dello spettacolo hanno reso Sanremo 2025 un’edizione destinata a lasciare il segno. Ora, l’attenzione si sposta sul futuro: chi raccoglierà il testimone per il prossimo anno?
Nel frattempo, la musica di questa edizione continuerà a risuonare nelle radio e nelle playlist di tutti. Perché Sanremo, nel bene e nel male, è sempre Sanremo.
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