Povere Creature!
SINOSSI
Chi è veramente Bella Baxter, giovane donna ritrovata nelle fredde acque del Clyde nella Glasgow tardo vittoriana e riconsegnata alla vita grazie agli oscuri esperimenti di Godwin Baxter, tormentato genio della chirurgia?
Sarà arduo, quasi impossibile, dare una risposta, perché Bella è molto più della donna che è stata: oggetto di folli passioni amorose, la vedremo attraversare la sua epoca passando per salotti austeri, casinò decadenti e bordelli parigini, con lo stupore di chi per la prima volta vede il mondo nella sua prodigiosa follia, incarnando – con il medesimo desiderio che desta al suo passaggio – i più alti ideali umani, senza mai smettere di suscitare scandalo per l’oltraggio più grave di tutti: vivere un’esistenza radicalmente libera.
Da questo romanzo, il film di Yorgos Lanthimos prodotto da Searchlight pictures.
RECENSIONE
“Solo le religioni scadenti si basano sui misteri, proprio come i governi scadenti si basano sulla polizia segreta. Verità, bellezza e bontà non sono misteriose, sono i fatti più comuni, ovvi ed essenziali della vita, come la luce del sole, l’aria e il pane. Solo le persone con il cervello confuso da un’educazione costosa pensano che verità, bellezza e bontà siano rare proprietà private. La natura è più generosa. L’universo non ci nega nulla di essenziale, ci regala tutto. ”
Visionario, artista eclettico e geniale, profondamente scozzese: Alasdair Gray scardina i recinti del romanzo canonico e libero così di attraversare ogni genere letterario, plasma un’eroina la cui voce risuona acuta nelle placide stanze del pensiero di massa.
«Alasdair Gray è unico, un William Blake del Ventesimo secolo che progetta e illustra le sue strane invenzioni. In questo romanzo giocoso ma profondamente serio, gli effetti alchemici dell’amore e della creazione sono l’unica consolazione per noi “Povere Creature” impotenti davanti al fluire dei fatti storici». The Glasgow Herald
Alasdair Gray sfugge ad ogni etichetta: drammaturgo, pittore, scrittore, poeta, incisore; i suoi libri sono oggetti d’arte contemporanea tanto sono ricchi d’illustrazioni, giochi tipografici al limite dell’ergodico e sperimentazioni linguistiche. Il suo capolavoro, Lanark, composto da quattro libri scritti e illustrati in un periodo di quasi trent’anni, pubblicato nel 1981, è considerato come “uno dei pilastri della narrativa del XX secolo” dal The Guardian.
Abbandonato per anni, dagli editori italiani, ai confini del regno letterario, Gray ritrova tutto il suo smalto grazie a Safarà editore che a partire dal 2015, inizierà a tradurre e pubblicare in modo sistematico le sue opere.
La traduzione di questi primi testi viene affidata a Enrico Terrinoni, uno dei massimi esperti dell’opera di Joyce, assolutamente a suo agio tra trappole linguistiche e fonemi impazziti.
Povere Creature! pubblicato da Safarà nell’Agosto del 2023, in lingua originale nel 1992, è la creazione più gotica dell’autore e quella per cui vinse il Whitbread Award e il Guardian Fiction Prize. La trasposizione cinematografica ad opera di Yorgos Lanthimos raccoglierà anch’essa il consenso del pubblico e della critica, aggiudicandosi il Leone d’oro alla mostra del cinema di Venezia del 2023.
Dal Frankenstein di Mary Shelley a Molly Bloom di James Joyce
Dalle atmosfere postmoderne a cui Gray ci ha abituati nelle opere precedenti, Povere Creature! ribalta la disposizione spazio-temporale e si cala alla perfezione nel mood tardo vittoriano, dallo stile di scrittura fino alle incisioni di parti anatomiche che costellano le pagine, quasi a suggerire una via iniziatica da seguire.
Anche gli espedienti narrativi usati per raccontare questa storia dai toni dark, sono in sintonia con un gusto letterario decisamente retrò: il ritrovamento di una lettera mai recapitata e un libro autobiografico, ricco di disegni, epistole e ritratti dei vari personaggi citati.
Episodi della gioventù di un funzionario scozzese di salute pubblica di Archibald McCandless.
Questo il titolo, decisamente ordinario, delle memorie di quello che sarà uno dei personaggi più inconsistenti del romanzo. Il marito di Bella Baxter, medico generico, figlio della classe meno privilegiata di una Scozia ancora troppo classista.
Chi è Bella Baxter?
Una bellissima creatura di venticinque anni, nata dal genio medico di Godwin Baxter, che ha scoperto come arrestare la vita in un corpo senza porle fine e ha messo in pratica le sue teorie sul cadavere di una ragazza incinta, Victoria Hattersley, il cui corpo non è mai stato reclamato.
«Nelle Officine del Mondo il limbo di solito è la professione medica. Per anni avevo progettato di prendere un corpo e un cervello scartati dal nostro mucchio di letame sociale per riunirli in una nuova vita. Adesso l’ho fatto e Bella ne è il risultato»
Inizia così il percorso formativo di Bella, dai suoi primi passi, alle frasi prive di vocali, alle sensazioni tattili ed emotive.
Ma non pensiamo al mostro del Dr. Victor Frankenstein, dall’umanità solo abbozzata, simbolo della deriva etica della medicina; Bella ha in sé il germe della libertà, quell’infinità possibilità di essere ciò che vuole, scoprendo passo dopo passo il mondo che la circonda.
Indomita, affascinante, dall’intelletto vivace e dalla perspicacia spirituale di un saggio orientale, Bella eredita la calda sensualità di Molly Bloom e la feroce carnalità di Bella Coen, superando i confini dei debiti letterari e intraprendendo il viaggio che la porterà alla CREAZIONE DI UNA COSCIENZA in grado di vincere la dialettica di un potere soggiogante.
Viaggiando intorno al mondo e scoprendo le miserie umane, la fame erotica, Dio ( un nome comodo per ogni cosa), i dogmi del colonialismo e della religione, la scienza e la politica; la creatura artificiale di God (diminutivo di Godwin, non a caso cognome del padre di Mary Shelley) rifonda il concetto di autodeterminazione, plasmandosi secondo i criteri autarchici di madre natura.
Nulla è come sembra
Povere Creature! è un magnifico gioco di specchi e ciò che ci sembrava un’eccentrica storia di formazione un po’ grottesca e decisamente gotica, nasconde un’architettura solida fatta di critica sociale, di riflessioni che spaziano dalla cosmologia alla sociologia, il tutto modulato da una caustica ironia.
A ribaltare tutto ciò che abbiamo appreso di Bella Baxter, Gray ci riserva una sorpresa e verso la fine, la storia assume tutt’altro colore.
«Adesso, caro lettore, hai due resoconti fra cui scegliere e non ci sono dubbi su quale sia più plausibile»
Dalla lettera di Victoria McCandless
al suo più vecchio discendente ancora in vita
nel 1974
Non solo abbiamo la lettera della protagonista che mescola le carte in tavola, ma l’autore, deus ex machina, si diverte a rendere tridimensionale tutto il mondo che sta creando e in fondo al libro stila le note storiche e critiche, con mappe, tavole illustrate e riferimenti tali da convincere il lettore a verificare l’effettiva veridicità di ciò che sta leggendo.
Centro nevralgico dell’universo grayano è Glasgow, contraltare della Dublino di Joyce, intorno alla quale ruota tutta la mappa narrativa di Alasdair Gray, talmente presente da invadere lo spazio vitale di ogni personaggio e polo gravitazionale verso cui tutti tornano.
Povere Creature! è un romanzo strabordante, talmente ricco di umanità e profondità, da stravolgere ogni etichetta: dall’horror alla satira politica, dal distopico all’erotico, per passare dai temi più attuali come il gender gap e il femminismo.
Una Babele di stratificazioni, sottopunti metatestuali e citazioni letterarie coinvolgono il lettore in un’esperienza di lettura totalizzante, che pretenderà il suo spazio nella biblioteca dei libri da leggere assolutamente!
❝ Come l’appendice, l’immaginazione è un’eredità lasciataci da un’epoca primitiva,
quando contribuiva alla sopravvivenza della nostra specie,
ma nelle nazioni scientifiche e industriali moderne
costituisce soprattutto
una fonte di malattie ❞
TITOLO: Povere Creature!
AUTORE Alasdair Gray
EDITORE: Safarà
Traduzione: Sara Caraffini
Prefazione di Enrico Terrinoni.
Genere: Gotico/steampunk/filosofico
AUTORE
Alasdair Gray (Glasgow, 28 dicembre 1934 – ivi, 29 dicembre 2019) è stato un poliedrico scrittore, artista, poeta e drammaturgo scozzese, considerato da Anthony Burgess «il più grande romanziere dai tempi di Sir Walter Scott».
Difficilmente classificabile, come le opere che l’hanno preceduta, grazie alla sua vertiginosa narrazione “Povere creature!” ha conquistato pubblico e critica per l’originalità delle atmosfere gotiche e l’inconfondibile chimica tra dramma e humour.