La stanza dei segreti
Sinossi
La guerra civile infuria e, per aggiudicarsi la vittoria, servono armi più potenti di cannoni e fucili. Servono informazioni.
Per Kate Warner è l’occasione che aspettava da tempo, fin da quando è stata assunta dalla leggendaria Pinkerton National Detective Agency.
Kate è l’unica agente donna e lotta da anni per conquistarsi il rispetto dei colleghi, che la considerano troppo emotiva per le operazioni sul campo. Ma adesso, nell’agosto del 1861, è lo stesso Allan Pinkerton a sceglierla per una missione delicatissima.
Nessun uomo infatti potrebbe far collaborare Rose O’Neal Greenhow, una vedova sudista che è stata trovata in possesso di un messaggio cifrato che, se decrittato, potrebbe porre termine a quella carneficina. Ricca, viziata e razzista, la donna rappresenta tutto ciò che Kate disprezza. Lei che è nata povera e che ha sempre potuto contare solo su se stessa, non può sopportare l’arroganza con cui la vedova Greenhow si ostina a proteggere un sistema basato sul privilegio e la sopraffazione.
Eppure, per riuscire a conquistarsi la sua fiducia, Kate deve imparare a mettersi nei suoi panni, scoprendo così una persona forte e determinata, che combatte per ciò che ritiene giusto.
Solo allora Kate si rende conto che una donna del genere – così diversa eppure così simile a lei – non può essere piegata. E che tutte e due sono pedine di un gioco dall’esito imprevedibile…
Recensione
“ Esistono altre versioni di questa storia, però nessuna di esse dice la verità su ciò che ho vissuto io.
Ecco cos’è questo libro: la mia versione dei fatti”
Siamo negli States, in quella che era la famigerata Agenzia investigativa di Allan Pinkerton, negli anni in cui la guerra civile, il razzismo e la misoginia imperano sui cuori e sui gesti quotidiani.
Kate Warne, la prima detective donna dell’Agenzia, viene incaricata di smantellare la rete di spionaggio secessionista che faceva capo alla vedova Rose O’Neal Greenshow. Inizia così una battaglia dai risvolti morali, in cui si mescolano sentimenti universali e tragedie personali.
La storia di queste due donne è certificata dai documenti storici, infatti è possibile ancora oggi seguirne i passi, ma i loro intenti, le loro passioni, le correnti emotive che determinarono le loro scelte, quelle sono state affidate al regno dell’intuito e dell’immaginazione dell’autrice Megan Campisi, che dopo l’incredibile esordio con La custode dei peccati, torna tra le pieghe della Storia per recuperare figure femminili relegate ai margini della memoria.
“Due donne che hanno lo stesso mestiere, anzi no, la stessa vocazione. Lottare con tutte le forze per conquistarsi il proprio posto nel mondo”
La stanza dei segreti, o meglio nel suo più azzeccato titolo originale, The Widow Spy, è un romanzo dai forti tratti romantici, mescolati ad avvenimenti storici reali, che riporta il lettore nelle atmosfere dell’America divisa tra Nordisti e Sudisti, tra bianchi e neri, ricchi e poveri, yankee e irlandesi.
La Grande carestia che colpì l’Irlanda dal 1845 al 1849 causò la morte di 1 milione di persone e altrettanti emigrarono all’estero, con loro vi fu Mary Kate, orfana e disperata.
Come migliaia di ragazzine e giovani donne sfruttate, troverà lavoro in una fabbrica di tessuti, per poi cedere all’utopia di una promessa sindacalista e ritrovarsi a lavorare in un mattatoio.
È solo grazie al suo temperamento ribelle e tenace che avrà l’occasione di diventare una delle prime investigatrici donna degli States.
La vedova Rose minerà dalle fondamenta le sicurezze di Kate, in nome di un ideale sudista e di un dolore acuto e intimo, che alimenta il suo odio verso il prossimo. La storia cucita loro addosso le tiene legate da quei sentimenti universali che ogni figlia e ogni madre troveranno attuali.
Kate racconterà la sua storia svelando al lettore (suo costante interlocutore e al quale si rivolgerà spesso, mortificando la fluidità e la coerenza della narrazione) tutti i moti che determinarono le sue scelte, tutti gli sbagli, le debolezze e l’amore folle e pericoloso che la vide protagonista.
Al suo fianco vi è una squadra di agenti la cui storia viene ampiamente raccontata dai libri storici, il cui apporto alla causa di Lincoln, sventandone un tentativo di assassinio, e la cattura dei più grandi fuorilegge del West, ne ha decretato un successo che venne deteriorato nel tempo solo dalla scelta di tecniche investigative poco etiche.
La stanza dei segreti ci propone una protagonista insolita, l’agente investigativa Kate Warne, che ha un fortissimo potenziale narrativo, ma il cui racconto si sofferma sulla superficie, non riuscendo mai ad andare in profondità, mai veramente credibile…peccato!
Le azioni dei personaggi, i dialoghi, le riflessioni, a dir la verità tutto ciò che viene raccontato, è impalpabile, inconsistente: dalla prima scena in cui Rose cerca di mangiare il fogli con i codici, alla figura solo accennata di Pinkerton, ai piagnistei di Kate.
A indebolire ancora di più una trama, che avrebbe tutti gli ingredienti per essere avvincente, è una litania…«Credetemi… Vi giuro che … Dovete credermi…Ve lo giuro …» rivolta ai lettori e disseminata per tutta la durata della lettura, espediente volto a creare empatia, ma solo se usato con parsimonia.
Il risultato di queste scelte narrative è un romanzo da leggere sotto l’ombrellone, senza alcuna pretesa storica o filosofica, nonostante le sue radici siano quelle.
La stanza dei segreti è un romanzo che aspettavo dopo il convincente esordio de La custode dei peccati, dove viene riportata alla memoria una figura storica il cui racconto è magnetico, ma le aspettative erano troppo alte.
Una storia dai toni melensi, troppo rosa da tingere di giallo le pagine, ma piacevole da leggere se consapevoli della leggerezza e senza grandi pretese.
Un’occasione mancata.
Autrice
Drammaturga, scrittrice e insegnante, Megan Campisi ha frequentato la Yale University e l’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq.
Nel corso della sua vita, ha svolto diversi lavori, tra cui la guardia forestale e la sous-chef a Parigi, per poi girare il mondo come esperta di teatro fisico. Originaria della California, attualmente vive a Brooklyn con la famiglia.
Ha esordito con La custode dei peccati, diventato subito un successo internazionale, e La stanza dei segreti è il suo secondo romanzo.