Il Sogno di Franck Thilliez – lettura comparata con La casa del sonno di Jonathan Coe.
Due storie allo specchio
“È stato tutto un sogno?”
Questa storia parla di me
Sono Sarah e sono narcolettica
No!
Questa storia parla di me
Sono Abigaël e sono narcolettica.
Entrambe unite da una disorientante percezione della realtà e perdute nell’evanescenza dei ricordi, vittime di allucinazioni ipnagogiche: sogni così realistici da non distinguerli dagli eventi della veglia e dalla cataplessia, che le paralizza, senza far loro perdere la coscienza.
Ok ragazze direi di cominciare dall’inizio.
Presentatevi al lettore che non vi conosce.
«Inizio io!
Sono Sarah Tudor, sono inglese e sono nata nel 1997 e mio padre è Jonathan Coe, uno dei più grandi talenti narrativi inglesi.
La mia storia inizia quando avevo venticinque anni ed ero universitaria
Mi chiamano Sarah la Pazza
Ho la fobia delle rane e dei loro occhi così sporgenti.
Ogni tanto devo dare una leggera scossa a una ciocca dei miei capelli
Ho il brutto vizio di pronunciare parole che determinano il destino degli altri.»
«E io sono Abigaël Durnan, francese e sono nata nel 2016 dalla penna di Franck Thilliez, il maestro del thriller francese.
Sono una psicologa, il mio campo è la psichiatria criminale e ora sto collaborando con la squadra Meraviglia 51
Ho la fobia dell’acqua.
Scrivo tutto su un diario, sogni e ricordi, che lentamente stanno svanendo.
Gisèle, una mia collega, mi chiama Tse-Tse
Da quando è peggiorato il ritmo sogno veglia, ho cominciato a pungermi e ogni spillo dice che in quel momento non stavo sognando, ma è durato poco questo trucco e sono passata alle bruciature di sigaretta.
Ogni tanto mi curo nella Casa del sonno.»
Sembra che le vostre vite siano molto simili, almeno per quanto riguarda le stranezze.Dove si svolge la vostra storia?
Sarah: «La mia è ambientata in Gran Bretagna, ad Ashdown, una vecchia residenza privata, svettante su un promontorio a una ventina di metri dalla viva parete della scogliera. Il mare le ruggisce addosso, le stanze sono glaciali e i corridoi labirintici.
Viene adibita come alloggio per gli studenti universitari, nel tempo diventerà la clinica privata del dottor Gregory Dudden, specializzata nella ricerca sul sonno.»
Abigaël: «Io mi muovo tra le strade del Nord della Francia, tra la Bretagna e Lille, nei luoghi più iconici del thriller psicologico: ex-strutture psichiatriche ( … era tutto morto lì dentro, i muri, le stanze i corridoi… la Vedova pazzia marciva dall’interno ), caserme dismesse e boschi labirintici, che amplificano il senso di disorientamento che provo nel perdere il confine tra sogno e realtà.»
Oltre a dimenticare tutto, confondere il vero dal falso, sogno e veglia: cosa fate nella vita?
Sarah: «Ho finito i corsi di laurea e ho fatto il tirocinio per diventare maestra elementare.
Soprattutto sono sopravvissuta al rapporto tossico con Gregory.
Gregory ama scrutare le persone che dormono, indifese e incoscienti, mentre lui mantiene il pieno controllo della sua mente sveglia.
Il suo soprannome: il Dottor Morte
Si scoprirà che Gregory, o meglio il futuro dott. Dudden, ritiene il sonno una malattia, perché abbrevia la vita!
Sarà lui a dirigere La Casa del Sonno ( ora che ci penso c’è una incredibile coincidenza… è lo stesso nome che da il titolo al libro in cui conservo diversi segreti ).»
Abigaël: «La mia squadra ed io siamo alla ricerca di Freddy, un pazzo criminale che rapisce bambini e che ha l’abitudine di costruire una specie di spaventapasseri utilizzando gli abiti della vittima precedente, abiti macchiati di sangue e strappati da graffi che ricordano il guanto metallico di Freddy Krueger.
Il 6 Dicembre 2014 sono salita in auto con mio padre e mia figlia Léa, per fare una piccola gita.
Ho visto qualcosa di strano: una volpe che stava dritta sulle zampe posteriori, poi il sonno mi ha reclamato. Mio padre è finito contro un albero, senza neanche frenare …
E il mondo si è fermato lì.
Dicono che mio padre e mia figlia siano morti quel giorno.
Io ne sono uscita senza un graffio»
Sia Thilliez che Coe hanno a cuore la profondità psicologica dei protagonisti a cui danno vita. Ci sono molte assonanze nelle caratteristiche che vi contraddistinguono, è così anche per le persone che condividono con voi questa storia?
Sarah: «Le persone che ruotano intorno alla mia vita sono intrappolati in un sogno …oppure no.
Primo fra tutti c’è Robert Porter – the SandMan. È evidente che si è preso una cotta per me, ma scompare del tutto per i seguenti dieci anni e mi lascerà un messaggio nel libro che sto leggendo con Veronica – La casa del sonno.
È lui quello che subirà il cambiamento più drastico.
Poi c’è Terry Worth, il giornalista esperto di cinema ( lo so, J.Coe ha una passione per il cinema e in ogni suo libro c’è qualche riferimento) insonne di lungo corso e paziente della clinica. La sua capacità di rimanere sveglio per così tanto tempo, affascina terribilmente il glaciale Dott. Gregory! Ho decretato la rovina della sua carriera di critico cinematografico, per colpa di un sogno troppo vivido e per Terry è stato l’inizio di una vita senza sonno. Veronica – detta “Ronnie” – con cui ho avuto una relazione, conclusasi con l’avvio alla carriera finanziaria di Veronica. Ronnie muore suicida lasciando alla sua compagna Rebecca la custodia della figlia Alison, una bimba terribilmente affascinata dalla morte.
E infine c’è Ruby Sharp la figlia dei custodi di Ashdown, la sua è la voce del grillo parlante, svela i segreti sepolti nella sabbia del tempo»
Abigaël: «Le persone che accompagnano me e la mia caccia al mostro, sono molte, ma in cima alla lista direi che posso mettere mio padre; diventerà un enigma da risolvere, forse più di tutti gli altri.
Per ordine d’importanza c’è Frédéric Mandrieux è un gendarme, salvato da mio padre nel corso di una operazione anti droga. Mio padre gli ha trovato lavoro nella stessa sezione dove lavoro, a Lille. Diventerà il mio compagno. Herman Mandrieux è il fratello di Frédéric ed è medico legale.
Anch’io sto leggendo un libro come Sarah: La quarta porta.
Il suo autore è Josh Heyman, chiuso in un istituto psichiatrico della Bretagna; si è amputato le dita, dopo aver scritto il libro.
Pierre Mangeait – SPOILER!! – il pazzo direttore che gestisce la clinica per i disturbi del sonno – alter ego di Gregory – ossessionato dall’idea di ridurre il tempo del sonno al minimo, senza compromettere le facoltà mentali.»
Victor – Vittima ! – ha il terrore di addormentarsi – voleva solo che non lo facessero dormire. Rifiutava di stare a letto. È pieno di tatuaggi – 28 lettere – sul petto impronte di zoccoli – ha passato 300 giorni nell’inferno senza sonno »
Fase tre – Sonno profondo – fase REM – sonno paradosso
Spoiler Alert! – Zona riservata –
Si entra nel sonno profondo: se infatti si venisse svegliati in questo momento, si proverebbe una sensazione di confusione e di disorientamento poiché il metabolismo è molto lento e le onde cerebrali ampie
Sarah, è da qui che la tua storia, all’apparenza tranquilla, prende una svolta decisamente thriller.
Sarah: « Sì!
Gregory ha un segreto
Una zona riservata della clinica del sonno dove fare i suoi esperimenti.
Uno stanzone con dodici tavoli, su ogni tavolo vi è un grosso serbatoio di vetro, alla base c’è dell’acqua tre centimetri più in su una piattaforma girevole.
Il serbatoio è diviso in 2 comparti e dentro ciascuna metà si trova un ratto bianco con elettrodi applicati al cranio.
La piattaforma sta girando, lentamente, ma gira, e i topolini sono costretti ad un movimento continuo, altrimenti cadono in acqua.
Un ratto ha lo sguardo vivo, il pelo pulito e splendente, l’altro ha gli occhi iniettati di sangue e il pelo rado e arruffato.
Perche? Come funziona questa macchina crudele?
Semplice – un ratto può permettersi di dormire ogni tanto, senza che scatti il meccanismo di affollamento, l’altro no, altrimenti muore.
Pensate che Gregory si sia limitato a testare questo diabolico marchingegno solo con i topolini?
Eh no!
Nel centro di ricerca ci sono conigli, Labrador e due misteriose stanze: perfette per testare l’esperimento sugli umani… le avrà già messe in funzione Gregory?»
Le metterà in funzione su se stesso…oppure è tutto all’interno del sogno di Terry: in coma Finisce qui il racconto di Sarah, che ha dato vita a uno dei libri più iconici della narrativa inglese contemporanea. Una storia di follia, d’illusioni ottiche che sfociano nella distorsione della realtà, che mescola le carte dello spazio temporale, lasciando il lettore disorientato e manovrato dalle mani di J.Coe, scaltro burattinaio in grado di manipolare il linguaggio tendendo tranelli, intrecciando in modo perverso l’ordine dei significati e i contenuti.
⌘ ⌘ ⌘
I segreti non sono finiti però!
Per Abigaël i nodi da sciogliere sono ancora molti e voi lettori vi stupirete di quanti nodi abbiate già visto…
High Spoiler Zone !!
Dal capitolo 49 in poi le analogie tra i due libri si infittiscono sempre più.
Il congegno diventa terribilmente simile.
“ Un problema senza soluzione è un problema mal posto ”
Abigaël: « Dal ritrovamento di Victor, il bambino che ha passato 300 giorni con Freddy e terrorizzato al pensiero di dormire, eppure stremato dalla stanchezza, le nostre storie si sovrappongono.
Povero bambino! Soffre di paralisi del sonno, il cervello dorme, ma la persona è cosciente, vive le allucinazioni ipnagogiche in modo così intenso da far reagire anche il corpo.
C’è una connessione profonda nelle trame: pensare che il sonno sia una perdita di tempo e non solo.
Freddy e Gregory utilizzano lo stesso congegno per deprivare del sonno le loro vittime: una piattaforma circolare che s’inclina e affonda appena la persona sottoposta a questa tortura si addormenta, rischiando così di annegare.
Le nostre similitudini diventano più sottili tra le pieghe del dormiveglia, in quel limbo in cui non si sa se parlano i sogni o la realtà; è tra queste pieghe che i nostri scrittori si sono divertiti di più a farci e farvi impazzire!»
Finisce anche per Abigaël il tempo di parlare e lasciare così che sia il lettore a mettere assieme tutti i tasselli, perché, in realtà, c’è ancora molto da svelare tra le righe di Thilliez.
Il Sogno è un thriller su più livelli, ipnotico e contorto quanto basta per inchiodare il lettore alla pagina, ma noi siamo lettori forti, anzi fortissimi e imbattersi in due trame così simili, ci fa sempre storcere il naso.
Per chi non fosse abituato ai divertissement enigmistici di Thilliez o semplicemente non ne avesse voglia, vi lasciamo qui l’ordine cronologico esatto degli eventi con i capitoli da leggere in ordine e la soluzione per poter leggere il capitolo 57, che richiederebbe la caccia ai numeri.
Soluzione degli enigmi nascosti ne Il sogno di Thilliez
Capitolo 57
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2016/02/capitolo-57-il-sogno.pdf
Ordine cronologico degli eventi
https://fazieditore.it/wp-content/uploads/2016/02/tavola-cronologica-il-sogno-sc.pdf
AUTORI
Jonathan Coe è nato a Birmingham nel 1961, si è laureato a Cambridge e a Warwick, vive a Londra.
Nel 2012 è stato insignito del titolo di duca di Prunes dal sovrano del Regno di Redonda. Le sue opere contengono spesso una preoccupazione per le questioni sociali, anche se generalmente espressa in modo umoristico nella forma di satira. Il contesto storico e politico in cui si svolgono i suoi romanzi non è mai un semplice scenario di sfondo, ma è trattato dettagliatamente, riuscendo ad accompagnare i personaggi in un’Inghilterra quasi reale.
Ha scritto tre biografie (di Humphrey Bogart, James Stewart e B.S. Johnson) e numerosi romanzi. Con Feltrinelli ha pubblicato: La famiglia Winshaw (1996), La casa del sonno (1998; audiolibro Emons-Feltrinelli, 2013), L’amore non guasta (2000), La banda dei brocchi (2002), Donna per caso (2003), Caro Bogart. Una biografia (2004), Circolo chiuso (2005), La pioggia prima che cada (2007), Questa notte mi ha aperto gli occhi (2008), I terribili segreti di Maxwell Sim (2010), Come un furioso elefante. La vita di B.S. Johnson in 160 frammenti (2011), Lo specchio dei desideri (2012), Expo 58 (2013), Disaccordi imperfetti (2015), Numero undici. Storie che testimoniano la follia (2016), Middle England (2018), Io e Mr Wilder (2021), Bournville (2022) e, nella collana digitale Zoom, V.O. (2011).
Franck Thilliez – Nato ad Annecy, è un ingegnere informatico. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Prix des lecteurs «Quais du Polar» 2006 e Prix SNCF du Polar 2007 con il libro La Chambre des morts. Giallista di grandissimo successo, i suoi libri hanno venduto un totale di nove milioni di copie e il suo nome compare tra quelli dei dieci autori più venduti in Francia in assoluto. Attualmente vive tra Pas-de-Calais, Antille e Guyana. Fazi Editore ha pubblicato Il manoscritto nel 2019, Il sogno nel 2020, C’era due volte nel 2021, Puzzle nel 2022 e Labirinti nel 2023.