Il matrimonio
SINOSSI
Un matrimonio perfetto con l’uomo perfetto, questo è tutto ciò che Maggie ha sempre desiderato. E ora che sta per sposare Aidan Gardner la realtà sembra superare ogni aspettativa. Il futuro marito, infatti, non è solo un artista molto dotato ma anche il rampollo di una delle più grandi aziende degli Stati Uniti. Affinché il quadro sia completo manca solo Frank, suo padre. Sono passati tre anni dall’ultima volta che si sono visti ed è finalmente arrivato il momento di riconciliarsi.
Lui, dal canto suo, è deciso a non ripetere gli errori del passato ed è pronto a fare qualsiasi cosa per tornare a far parte della vita di Maggie. Una vita fatta di lusso estremo ma anche di lavoro h24… E non importa se a pagare le spese della cerimonia saranno i Gardner, o se Aidan è scostante con il suocero e nasconde dei segreti: Frank non può rovinare tutto.
Non questa volta. Eppure qualcuno sta cercando di incriminare lo sposo per la scomparsa di una ragazza. Forse Maggie sta per compiere un irreparabile errore? Nel corso di un fine settimana epocale, padre e figlia saranno costretti a fare i conti con le loro differenze e ad ammettere verità inconfessabili, anche a costo… della loro vita.
RECENSIONE
Focus:
Il matrimonio è un’istituzione sociale con solide basi contrattuali, che dovrebbe nutrirsi di emozioni profonde. È un accordo che regola aspetti importanti della vita, dalla condivisione dei beni alla costruzione di una famiglia. Tuttavia, la domanda cruciale rimane: quali sono i benefici reali di questo contratto e quando è il momento giusto per sottoscriverlo?
Questi i punti salienti del romanzo di Rekulak!
Il matrimonio, in questo romanzo, è uno specchio delle dinamiche psicologiche che governano le relazioni umane. Un gioco di potere sottile, dove la manipolazione e il controllo sono le armi più potenti.
MA…
- La trama si dipana su binari già tracciati, offrendo al lettore un percorso narrativo prevedibile e poco incline a sorprendere. La sfida di rinnovare un genere così codificato è ardua e anche Rekulak, con tutto il suo talento, “sembra” soccombere alla tentazione di riproporre formule già collaudate.
- L’ambientazione, sebbene descritta con cura, non aggiunge nulla di nuovo al genere.
Due esempi (fra tanti):
. Poirot e la strage degli Innocenti (A. Christie – 1969)
. Elin Hilderbrand, The perfect couple. La coppia perfetta (2024), Miniserie distribuita su Netflix il 5 settembre 2024
Se la trama non riesce a catturare l’attenzione, sono i personaggi a fare la differenza, anche le figure secondarie brillano di luce propria. In un panorama letterario spesso dominato da descrizioni fisiche e caratteriali dettagliate, Rekulak opta per una caratterizzazione più profonda, incentrata sulla psicologia. Questi ultimi, attraverso un linguaggio autentico e incisivo, si rivelano al lettore strato dopo strato. L’autore evita gli eccessi, preferendo mostrare piuttosto che raccontare. Ogni parola pronunciata dai suoi personaggi è un tassello fondamentale per comporre il mosaico della loro personalità.
Aidan, lo sposo, è un’anima tormentata in un corpo privilegiato. Un ricco bohémien, una figura sfuggente, quasi un fantasma che aleggia ai margini della narrazione. La sua presenza è percepita attraverso le sue assenze, i suoi silenzi, le sue inquietudini. È un personaggio che si nasconde dietro una facciata di indifferenza, cercando rifugio nell’arte e nel suo mondo interiore.
Frank, il padre della sposa. Un uomo dalle spalle larghe, inquadrato in una divisa UPS. La sua vita è scandita da ritmi precisi, come i pacchi che consegna ogni giorno. La puntualità e diligenza sono un mantra. Un padre apprensivo, sì, con un’attenzione particolari per i dettagli. La sua pedanteria, unita a un’incapacità di leggere tra le righe, lo rende spesso antipatico e fuori luogo.
E poi c’è lei, MARGARET, la sposa. Il potere come ossessione.
“… sta ottenendo esattamente ciò che vuole”
Chi la chiama Maggie la sottovaluta, chi la chiama Margaret ne intuisce l’abisso, Maggie è un nome, Margaret è un destino, un riconoscimento!
Margaret è un’ombra ammaliatrice, un’edera oscura che stringe il cuore. Una donna che danza ai margini della simpatia. Socievole solo per necessità, la sua affabilità è una maschera che cela un animo complesso e sfaccettato. Il diminutivo, in questo caso, sarebbe una violenza alla sua identità, una banalizzazione di una figura che merita di essere celebrata nella sua interezza. Il potere è l’ossigeno che alimenta il suo ego. Lo desidera ardentemente e lo manipola con maestria. È una regina senza un regno. Rekulak, con maestria, ne dipinge un ritratto affascinante, una protagonista che incanta e inquieta al tempo stesso.
L’ atto finale. Si compie un’inversione di tendenza, offrendo un epilogo che, seppur non sorprendente, lascia un segno.
Questo è “Il matrimonio”. Dal mio punto di vista, ovviamente!
Dopo il successo di “Teddy“, che ha consacrato Jason Rekulak come una delle voci più promettenti del thriller psicologico, le attese per “Il Matrimonio” erano elevatissime.
Un paragone, forse inevitabile, che il nuovo romanzo fatica a sostenere. Pur mantenendo una scrittura minimalista ed efficace, il romanzo si muove su terreni già esplorati, mancando di quella scintilla in grado di incantare il lettore. Anche un autore talentuoso come Rekulak sembra faticare a offrire una storia che si distingua dalla massa. Da riconoscere a Rekulak l’economia narrativa. Ammirevole. L’autore evita ogni forma di ridondanza, concentrandosi sull’essenziale. Una dote invidiabile, per pochi, certamente non per tutti.
Rimane Margaret, presagio di un destino più grande. Spero che Rekulak le conceda un regno su cui regnare, un ruolo che rifletta la complessità e bellezza del suo personaggio.
TITOLO: IL MATRIMONIO
AUTORE: JASON REKULAK
TRADUTTORE: RACHELE SALERNO
EDITORE: GIUNTI
GENERE: Thriller Psicologico
AUTORE
Jason Rekulak è un autore statunitense. Nato e cresciuto in New Jersey, prima di dedicarsi alla scrittura, è stato fino al 2018 l’editore di Quirk Books.
Tra le sue pubblicazioni ricordiamo la fortunata serie Miss Peregrine di Ranson Riggs. Ha esordito poi come scrittore con I favolosi anni di Billy Marvin (Rizzoli, 2018), libro tradotto in 12 lingue e nominato per un Edgar Award come miglior romanzo per giovani adulti.
Tra gli altri titoli Teddy (Giunti, 2022), Il matrimonio (Giunti, 2024).