Ciao Azzurra, innanzitutto ti voglio dare il benvenuto su questa nuova rivista letteraria che vuole fornire contenuti di alta qualità ai propri lettori e voce a tutti coloro che compongono la filiera dell’editoria.
Editori, autori, editor, agenti, traduttori, illustratori, promoter, uffici stampa, influencers, librai: una intera filiera che svolge un lavoro nascosto e indispensabile per tutti coloro che amano i libri. Confrontarsi con le loro storie, la loro visione, è ciò che ci piace.
Ma veniamo a noi.
AZZURRA SICHERA
Sono andata a leggere la tua Bio su Ig :
📚 Editor freelance e writing coach
♥️ Autrice romance
Intenditrice di carbonara
Parlo di libri sul mio blog!
…e sul tuo Blog SILENZIO, STO LEGGENDO. E se Socrate avesse avuto ragione? E su EDITOR LIBRI
E questo è il ritratto che ne è venuto fuori…
“Da oltre dieci anni lavoro come editor freelance, sia collaborando con diverse case editrici tra cui Newton Compton, Harmony, Edizioni Leima, sia aiutando autori che hanno scelto la strada dell’autopubblicazione. In questi anni di attività ho inoltre maturato esperienze come ghostwriter e come revisore di traduzioni dall’inglese, lavorando con importanti realtà editoriali come HarperCollins.
Giornalista pubblicista, ho scritto per riviste (I Love Sicilia, Le nuove frontiere della scuola, Confidenze) e testate online (BlogSicilia, SiciliaInformazioni, Si24). Sono anche una writer coach e affianco gli autori durante il loro processo creativo e di scrittura.
A febbraio del 2016 è nato il blog Silenzio, sto leggendo, uno spazio in cui condivido la mia passione per la lettura e offro consigli editoriali.
Nel 2018 ho vinto il concorso eLove Talent promosso da Harmony e da Kobo con il romanzo Siamo solamente noi che è stato pubblicato nello stesso anno da Harmony. Nel 2022, sempre con Harmony, ho pubblicato la novella Ho solo bisogno di amarti e il romanzo A un passo da noi. Nel 2023, invece, il romanzo Se mi vuoi provaci tu.
Il sito e la pagina Instagram (@azzurra.sichera) sono stati menzionati nell’articolo pubblicato su Il Libraio dal titolo: Guida ai bookinfluencer: chi seguire, da YouTube a Instagram. E su TikTok? Una ricerca condotta dall’Università Cattolica di Milano mi ha inserita tra i 21 bookinfluencer più seguiti.”
Iniziamo subito da una domanda d’obbligo. Nel mondo dei Bookstagrammers, ma soprattutto in quello dei Booktokers, sei famosa per la tua passione per tutto ciò che è lettura e ‘parole’. Mi racconti i tuoi primi passi nella BookCommunity? E com’è nata la tua passione per la lettura e per i libri? C’è qualcuno/a che ti ha ‘segnato’ la strada?
«Intanto, grazie per questo spazio che mi state dedicando e per l’opportunità che mi date di raccontarmi! Dunque, la mia passione per i libri inizia da piccolina, con le storie scritte da Bianca Pitzorno. Avevo sempre appuntato le mie impressioni sui romanzi che leggevo su un quaderno (quando ancora non si trovavano in libreria i fantastici bookjournal che ci sono adesso!) e una domenica pomeriggio pensai che avrei potuto condividerle con altri appassionati attraverso un piccolo spazio in rete, un blog.
E così nacque la prima versione di Silenzio, sto leggendo!, prima ancora delle pagine social.»
Leggendo la tua BIO ne emerge un ritratto eclettico – ma vogliamo parlare di quell’intenditrice di carbonara’?! Adoro! – nel senso che hai fatto tante cose. Mi incuriosisce molto la tua esperienza come ghost writer e revisore di traduzioni dall’inglese. Come hai iniziato questa esperienza e cosa ti ha apportato in termini di valorizzazione personale e professionale?
«Ho iniziato a collaborare con HarperCollins dopo la pubblicazione dei miei romanzi con Harmony. In modo particolare mi occupavo di ebook, e poi iniziai con la collana dei medical romance, ovvero di tutte quelle storie d’amore che nascono tra i corridoi degli ospedali o che coinvolgono del personale ospedaliero.
Non era semplice districarsi tra tutti quei termini tecnici, ma è stata una bella palestra. Sulla mia esperienza da ghost… be’, no, non posso dire niente!! 😊»
Oltre a essere bookstagrammer e bookblogger, sei anche una scrittrice: sei già al quarto romanzo romance. Ormai il genere romance è sdoganato e, anzi, è quello che traina il mercato editoriale tra i più giovani – ma non solo – soprattutto su Tik Tok. Nelle classifiche dei libri più venduti restano per mesi e mesi titoli romance. Come ti spieghi questo fenomeno e che tendenza avrà?
«Intanto lasciami dire: finalmente! I romanzi d’amore hanno fatto sognare intere generazioni, e nonostante siano ancora etichettati come “letteratura di serie B” da parecchia gente, non solo critici letterari ma anche lettori che non riescono a concepire che a qualcuno (a tantissimi!) possano piacere, c’è un fenomeno fresco e molto giovane che sta facendo aprire gli occhi – e allo stesso tempo, storcere il naso – a molti.
Io sono la prima che ha ricevuto pesanti giudizi perché amo questo genere; sono forme di intransigenza e di intolleranza che non fanno bene e che sinceramente non mi aspettavo di subire da altri lettori, magari solo per pregiudizio.
Su TikTok e in fila ai firmacopie trovi ragazzi e ragazze dai 12 anni e, avendo passato i quaranta, non so dirti cosa amino loro di questo genere. Da parte mia, ho sempre trovato incredibile quell’energia che si sprigiona nell’attrazione tra due persone, mi vengono i brividi quando arrivo alla scena del primo bacio, soffro con loro, mi emoziono e mi accaloro, anche. Quando un romance è scritto bene, non fa dormire la notte…»
Attiva nei social, sempre pronta a buttarti in qualche progetto che ti permetta di condividere la passione che hai per la lettura. Dal Social alla pubblicazione del tuo libro: rappresenti la meta a cui agognare? Hai in progetto altri romanzi? O hai altri progetti legati alla scrittura/lettura?
«Non so se la definirei una meta, forse una tappa di questo incredibile viaggio fatto di parole. Ho sempre amato scrivere, ma non avrei mai pensato che qualcuno mi avrebbe dato la possibilità di pubblicare un libro.
A volte, faccio ancora fatica a crederci. Continuo ad avere tantissime idee, ma al momento sono più impegnata dietro le quinte, a fare in modo che le storie di altri arrivano ai lettori nella loro veste migliore.»
Oltre ad essere scrittrice leggo che sei anche editor freelance e writer coach. Spiegaci bene cosa vuol dire per te che sei una scrittrice affiancare uno scrittore durante il processo di scrittura e lavorare dietro le quinte della lavorazione di un romanzo. E come editor che servizi offri e a chi.
«È un percorso molto emozionante, fatto di empatia, di fiducia e di coraggio. Cerco di dare alle persone che si rivolgono a me gli strumenti che ho acquisito nel corso degli anni, spronandoli a tirare fuori la loro voce.
Un editor lavora a romanzo ultimato, mentre un coach segue uno scrittore passo passo, dalla scaletta alla stesura dei capitoli. Si lavora in parallelo, provando a dare forma alla storia nel modo più coerente, ma non solo, dando profondità ai personaggi, ricercando uno stile, imparando a dare ritmo ai dialoghi… il lavoro è tanto, ed è sempre diverso, a seconda di chi scrive.
L’importante è avere dall’altra parte qualcuno che abbia davvero voglia di mettersi in gioco e che capisca che le critiche non sono distruttive, anzi.»
Ho letto che hai anche un canale dove parli di ‘parole’ e ti diverti a parlarne – Una parola al giorno. Vuoi spiegarci meglio questa tua modalità di comunicare con la tua community?
«Sì! È nato per gioco, ma adesso sta diventando un progetto sempre più impegnativo: ad oggi, ho circa 12mila iscritti che ricevono, ogni mattina su Instagram, una parola. Ho iniziato a settembre del 2023 e non pensavo che sarebbe andato avanti per così tanto tempo, né che avrei raggiunto così tante persone.
Mi scrivono in molti dicendo quanto sia bello riceve il mio messaggio, la mattina presto. Leggere certi apprezzamenti scalda davvero il cuore.»
Il lato oscuro delle recensioni. Tanti sono i modi d’intendere il giudizio su un libro letto. IlRecensore.it ha nel suo DNA una feroce propensione per la verità. Quanto è difficile dare al lettore un #ConsiglioDiLettura veramente onesto? La dinamica che si instaura tra Influencer e CE corrode l’imparzialità necessaria per costruire una recensione equa?
«Ecco, qui entriamo in un campo davvero minato. Posso dirti in tutta onestà come mi approccio io: se un libro non mi piace, manco lo finisco di leggere quindi è per questo che non ne parlo.
Se invece l’ho terminato e mi ha convinta a metà, lo scrivo. Anzi, ti dirò, trovo più “facile” scrivere perché un libro non mi è piaciuto, analizzando nei dettagli i vari aspetti, che far capire quanto una lettura mi abbia emozionata senza risultare banale nei miei post.
C’è sempre qualcuno che mi scrive proponendomi il suo libro e chiedendomi il mio “listino prezzi”. Io non ho mai scritto recensioni dietro pagamento sul mio blog, ma non per questo esprimo giudizi o critiche nei confronti di chi lo fa. Ognuno è libero di gestire il proprio spazio sui social e la sua presenza online come meglio crede, ci mancherebbe. Da parte mia, non so quanto riuscirei a essere onesta, come accennavi tu, se ho ricevuto un pagamento. Il blog è un passatempo, e per me resta tale.»
Parliamo di soddisfazioni, quelle che arrivano dopo tanto lavoro e tanta passione, la più sorprendente per te quale è stata?
«L’ultima in ordine di tempo è arrivata al Festival del Romance che si è tenuto a Roma. Una donna mi ha fermata, insieme alla figlia, dicendomi che ogni mattina leggono insieme la parola del giorno del canale.
La piccola si è avvicinata timidamente e mi ha chiesto se potessimo farci una foto insieme. Ecco, quella emozione lì non te la so descrivere a parole. Ma posso dirti che ripaga tutto.»
Il BookTok sta spopolando e conquistando spazio anche sulla carta stampata, riuscendo ad avvicinare alla lettura anche i giovanissimi. È una moda, una bolla di sapone, oppure stiamo finalmente sdoganando la cultura, rendendola più fruibile a tutti?
«Non lo so, è un fenomeno che secondo me capiremo bene fra qualche anno, quando ne tireremo le fila. Di certo è innegabile quanto bene stia facendo all’editoria, e quanto sia bello vedere così tanti ragazzi giovani appassionarsi ai libri, creare community e condividere questo aspetto delle loro vite. Ma fra un paio d’anni, chi può dirlo che lettori saranno o che altro social spopolerà?»
I Social propongono titoli che sono perlopiù novità editoriali. La CE si affidano ai BookInfluencers per dare visibilità ai libri che vogliono pubblicizzare. Siamo all’interno di un meccanismo consumistico, che trita titoli su titoli a discapito dei grandi Classici. Come sopravvivere a questo circolo ben poco virtuoso?
«Be’, banalmente ti direi facendo delle scelte. Io ogni inizio del mese mi metto lì, seduta comoda, ad appuntarmi tutte le uscite delle settimane successive e butto giù un elenco di quello che mi piacerebbe leggere.
Ma non arrivo mai a comprarmi tutti i titoli che mi segno, ovviamente. Anche se ne compro molti che poi non ho il tempo di leggere. Dovremmo essere più oculati e scegliere di non esagerare, e me lo dico da sola con scarsi risultati, quindi non prendetemi come esempio!»
Cosa hai sul tuo comodino da leggere in questo momento? Sono curiosa!
«Ho “House of time” di Naike Ror e “La torre d’avorio” di Paola Barbato. Oltre la pila che di libri in attesa che non diremo di quanti volumi è composta.»
Definisciti con un libro o con un autore e dicci quale è, secondo te, un autore/autrice da leggere assolutamente.
«Io amo generi e autori molto diversi tra loro, quindi non saprei scegliere per esempio tra Stephen King o Tiffany McDaniel, perché secondo me entrambi hanno un modo unico di analizzare le ombre dell’animo umano.
Definirmi con un libro solo? Impossibile! Vorrei essere coraggiosa e compassionevole come Emma, del romanzo “La felicità di Emma” di Claudia Schreiber; vorrei avere l’incoscienza e la genialità di Viola de “Vegliare su di lei” di Jean-Baptiste Andrea, solo per dirti i primi due che mi vengono in mente. Guarda, è una domanda troppo difficile, potrei parlarne per ore e non ne verremmo comunque a capo!»
Qual è il tuo genere letterario preferito e perché e, al contrario, qual è il genere letterario che proprio non riesci a leggere?
«Diciamo che il romance è al primo posto, ma amo anche i fantasy, i gialli e i thriller. Poi, secondo me, il genere è qualcosa che passa presto in secondo piano: se c’è una storia che cattura la mia attenzione, non ho pregiudizi e mi faccio ben volentieri trascinare dentro le pagine.
Basta solo essere un po’ curiosi e addentrarsi in settori della libreria che magari non avevamo ancora spulciato. Così mi è capitato di fare scoperte sorprendenti.»