ReadChristie – Dieci piccoli motivi per cui leggere Agatha Christie.
But suppose we try the unorthodox. Tommy, let’s be adventurers! Agatha Christie, The Secret Adversary
Capita, nella vita di chi legge, di volersi imbarcare in diverse imprese letterarie che possono sembrare da principio semi-impossibili, come per esempio leggere tutti i Premi Pulitzer, tutti i Premi Nobel o i Premi Strega. Sfida ancora più ardua è cercare di leggere tutti i libri non letti presenti sugli scaffali delle proprie librerie.
Ma queste fatiche sbiadiscono al confronto con uno dei propositi più semplici (su carta) e al contempo più stancante, leggere l’opera omnia di un autore o un’autrice, specialmente se affetti da grafomania acuta. Peggio ancora se l’autore o l’autrice si diletta in un singolo genere.
L’autrice perfetta per completare questa challenge, per noi, è Agatha Christie. Perché proprio la Regina del giallo? Proviamo a rispondere per punti.
1 – Agatha Christie è una personalità interessante.
E sarebbe una motivazione già più che sufficiente. Nata nel XIX secolo, Agatha Christie è stata una donna vittoriana che ha attraversato la maggior parte del XX secolo, tra guerre, crisi diplomatiche, cambi di regnanti, avanzamenti tecnologici e non solo. Prima donna europea a surfare in piedi alle Hawaii (prima di lei solo il principe Edoardo, poi diventato Re, più famoso per la sua storia con Wallis Simpson), viaggiatrice incallita, amante dell’archeologia – no, quella citazione sul marito e l’archeologia non è farina del suo sacco, le è stata attribuita – fino all’ultimo Christie si è sempre dimostrata aperta al cambiamento, cercando di stare al passo coi tempi su tutti i fronti. Nonostante fosse sostanzialmente conservatrice, d’altronde era figlia di un mondo medio-borghese, nei suoi romanzi più recenti fanno capolino ragazzi e ragazze dei swinging sixties, dei favolosi anni ’60.
Esistono addirittura un indulto, emanato da Paolo VI, che porta il suo nome e una puntata di Doctor Who a lei dedicata!
2 – Si tratta di gialli, ma non solo.
Sembra un’ovvietà, ma ci sarà un motivo se Christie viene definita la Regina del giallo. Le sue trame sono abbastanza complicate, senza però essere troppo complicate, per far rimanere chi legge a bocca aperta – anche se ammettiamo che a volte ci sono un po’ troppe coincidenze, ma d’altronde si tratta pur sempre di finzione.
Ma oltre al fattore puzzle, i suoi romanzi e i suoi racconti sono delle fotografie quasi perfette di un certo ceto sociale inglese. Le paure che turbano la società britannica durante la Prima e la Seconda guerra mondiale riecheggiano nelle sue opere, spesso tra le righe. Nel suo primo romanzo, Poirot a Styles Court, scopriamo che i limoni sono sempre più una rarità e che i domestici sono sempre meno (a causa della Prima guerra mondiale), mentre nei romanzi scritti tra il 1945 e il 1960 sono presenti riferimenti al mercato nero, ai razionamenti, al burro che diventa introvabile e al fatto che ormai è impossibile essere certi dell’identità del proprio vicino.
I romanzi di Christie, anche nella loro estrema semplicità, vanno oltre il puzzle. Non è un caso che le sue opere vengano lette ancora oggi da differenti generazioni di lettori.
3 – Il numero vastissimo di libri scritti da Agatha Christie.
Se contiamo i racconti superiamo il centinaio, se contiamo i romanzi ci siamo vicini. Ci sono abbastanza libri per poter leggere di omicidi, furti, rapimenti e storie d’amore per anni.
4 – La brevità dei testi.
I racconti non superano quasi mail la cinquantina di pagine, mentre i romanzi sono in media sulle duecento pagine, raramente più lunghi.
5 – Un pool di personaggi estremamente variabile.
Questo forse è l’aspetto più interessante. Approcciandosi alle opere di Agatha Christie, un’opzione percorribile è quella di leggere le storie con protagonista questo o quel personaggio. Si può partire da Hercule Poirot, l’investigatore belga col baffo più grande del Regno Unito – e qui, forse, Kenneth Branagh ha il baffo più fedele tra tutti gli interpreti di Poirot – o da Miss Marple, l’arguta e arzilla vecchietta senza tempo che ha ispirato tantissime altre personagge, una tra tutti la mitica Jessica Fletcher. Se è di leggerezza che si è in cerca, è possibile partire con Tommy & Tuppence, gli unici personaggi di Christie a invecchiare, oppure si possono seguire le avventure del Sovrintendente Battle o di Ariadne Oliver.
Per non parlare poi dei romanzi e dei racconti senza personaggi fissi. ’è veramente l’imbarazzo della scelta, il che permette anche una lettura a rotazione per saltare da un personaggio all’altro.
6 – Tutte le sue opere sono in catalogo e in libreria.
Che sembra una stupidaggine, ma non lo è. Ci sono tantissimi titoli di altri autori e autrici che sono di difficile reperimento, mentre le opere di Christie sono quasi onnipresenti. Potete trovare i suoi libri nelle librerie di catena, nelle librerie indipendenti, sugli store online, sulle bancarelle, nei mercatini, nei bookcrossing e, sempre, ma proprio sempre, in biblioteca.
7 – Si tratta di titoli (quasi sempre) divertenti.
La parentesi è d’obbligo, perché E poi non rimase nessuno o Nella mia fine è il mio principio non sono certamente passeggiate di salute, sono infatti più vicini al thriller e hanno atmosfere dalle tinte più cupe, ma il 90% delle sue opere, contando anche i copioni teatrali, sono intrise di un umorismo che a distanza di cento anni ancora riesce a scalfire chi legge e a strappare una risata. Dalla passione di Ariadne Oliver per le mele al manierismo da dandy di Poirot, fino ai rimbrotti non troppo velati di Miss Marple o ai personaggi più stravaganti (leggi Lady Angkatell), c’è sempre un motivo per ridere o sorridere, prima che qualcuno venga accoltellato con un tagliacarte nello studio o in biblioteca.
8 – Si rileggono facilmente, e si dimenticano facilmente.
Il che potrebbe essere un punto a sfavore, ma non è così. Spesso a una seconda lettura l’attenzione è focalizzata sui dettagli, non sempre semplici da cogliere all’inizio, o magari su quell’indizio non indizio, o sulla caratterizzazione dei personaggi o sul loro modo di comportarsi e interagire. In più, sempre con occhio attento, si può notare come questa o quella trama venga riutilizzata, ampliata o leggermente modificata a seconda della forma, racconto o romanzo, o del personaggio.
9 – Non ci sono solo gialli.
Se omicidi e avvelenamenti non sono pane per i propri denti, sé possibile leggere Mary Westmacott. I sei romanzi scritti sotto pseudonimo, per lungo tempo classificati come romance o romanzi d’amore, in realtà sono testi di pura narrativa che ci aiutano a capire meglio la psicologia della scrittrice e a volte anche episodi significativi della sua biografia. Parlando di biografia, ci sono sempre le sue due autobiografie (La mia vita e Viaggiare è il mio peccato) per sentire dalla sua bocca episodi della sua vita raccontati con brio e umorismo, due letture che hanno il sapore di una chiacchierata davanti a una tazza di tè e a degli scones.
10 – Perché è l’autrice più venduta al mondo, la drammaturga più rappresentata al mondo (più di Shakespeare).
Dati alla mano, Christie è la scrittrice più venduta al mondo, mentre nella classifica che include anche gli autori maschili la troviamo sul podio tra la Bibbia e Shakespeare. Influisce sulla qualità delle sue opere? Forse no, ma è innegabile che in tutti gli angoli del globo Christie è sinonimo di giallo.
Le dieci piccole ragioni per cui leggere Christie sono queste, e se non dovessero bastare possiamo aggiungere che, dal 2019, l’Agatha Christie LTD ha organizzato una challenge di lettura che dura 12 mesi, ciascuno dei quali è dedicato alla lettura di una storia della Regina del giallo. In Italia, sin dal principio, ne siamo stati gli ambasciatori, facendo nostre le tappe e condividendo la lettura con un gruppo sempre più affiatato e numeroso.
Per questa edizione, la #ReadChristie2024, l’Agatha Christie LTD ha deciso di seguire un percorso cronologico, dedicando le diverse tappe a diverse decadi della produzione christiana. Anche quest’anno portiamo in alto questa bandiera. I primi tre mesi del 2024 sono dedicati alle opere scritte nel 1920: a gennaio partiamo con L’assassinio di Roger Ackroyd, mentre a febbraio leggeremo Hercule Poirot indaga e a marzo L’uomo vestito di marrone. Ne discutiamo su Google Meet e ci stupisce sempre quanto siano vivaci le discussioni e piene di spunti interessanti.
Seguendo le orme della challenge, consigliamo a chiunque voglia approcciarsi alle opere di Christie di procedere in ordine cronologico, saltando magari da un personaggio all’altro (è raro che ci siano veri propri spoiler tra un libro e l’altro), per farsi un’idea complessiva della scrittrice e dei suoi libri. In alternativa, spazio alla lettura casuale e libera, perché una volta letto un romanzo sentirete la necessità di leggere tutto il resto.
3 consigli di lettura aggiuntivi
- Poirot a Styles Court, nell’edizione Oscar Mondadori Cult tradotta da Diana Fonticoli. Questa edizione contiene un’introduzione ad hoc scritta da John Curran e un capitolo extra che l’editore originale di Christie la costrinse a modificare.
- Poirot. Tutti i racconti, nell’edizione Oscar Mondadori Draghi. In un volume unico tutti ma proprio tutti i racconti (non i romanzi, visto che sono più di trentatré, per cui è fisicamente impossibile raggrupparli) con protagonista Poirot, accompagnati da alcune illustrazioni originali d’epoca e altre chicche particolari.
- Miss Marple. I delitti deliziosi, nell’edizione Oscar Mondadori Draghi. Volume speculare a quello con Poirot, contiene tutti i racconti di Miss Marple più una selezione di romanzi, per una panoramica generale sull’anziana signora di St. Mary Mead.
M&D